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In copertina su L’Escursionista: il viaggio di Fabrizio Rovella “Ai confini del mondo”

In copertina su L’Escursionista: il viaggio di Fabrizio Rovella “Ai confini del mondo”

Fabrizio Rovella in copertina su L’Escursionista – Ottobre 2025

🏔️ Ai “confini” del mondo
2 mesi tra Ladakh e Zanskar

Pubblicato su L’Escursionista – Ottobre 2025
Reportage di Fabrizio Rovella – Esploratore e sognatore


Dall’Etna al Ladakh: una vita in cammino

Sembra ieri quando partii per il mio primo grande progetto: dall’Etna a Capo Nord in camper, attraversando parchi naturali, nel pieno rispetto dell’ambiente. Da allora, ogni viaggio è diventato un capitolo della mia vita: trekking, salite, incontri e amicizie, sempre guidato dal desiderio di scoprire e condividere.

Dopo l’Italia e le Alpi, arrivarono la Svezia con il Kungsleden, la salita del Kebnekaise dalla parete est, la Lapponia finlandese in autonomia e il trekking in Islanda. Poi i Balcani con la salita del Bobotov Kuk, fino al mega progetto in Pakistan nel 2024, dove aprii una nuova via su ghiaccio a 5.500 metri, chiamata Mamma Mia.

Ladakh Expedition: la via “X Max”

Quest’anno la nuova via l’ho chiamata X Max, “Per Max”: dedicata al mio migliore amico, che oggi affronta una sua personale montagna, ben più difficile di qualsiasi parete. Non ho raggiunto la cima, ma non tutte le vie portano in vetta. Come scrive Mark Twight in “Confessioni di un serial climber”, alcune salite trovano il loro significato ben prima del top.

Abbiamo toccato quota 5.200 metri in una valle laterale di Rumtse. Luogo selvaggio e remoto, abitato solo da due nomadi con una mandria di yak. Guadi infiniti e un ambiente così puro da sembrare fuori dal tempo. Finché “Lei”, la montagna, non ha cominciato a chiamarmi: neve, ghiaccio, roccia e infine il necessario dietrofront.


Un’India che vibra di vita e spiritualità

La magia del Ladakh e dello Zanskar sta nella loro straordinaria convivenza di culture e religioni: le campane cristiane che si alternano al richiamo dei minareti, i canti induisti e le preghiere buddiste. Le bandiere di preghiera Om Mani Padme Hum colorano il cielo e i monti, mentre i sentieri conducono a monasteri sospesi nel tempo.

Ho percorso quattro trekking, tra cui la Markha Valley con passi a quasi 5.300 metri, e camminato tra frane, piogge e torrenti da attraversare. Ho condiviso il cammino con trekkers da tutto il mondo – Repubblica Ceca, Messico, Francia, Australia, Corea, Spagna – in un continuo scambio di storie, lingue e sorrisi.

Incontri, colori e suoni del Ladakh

Due festival indimenticabili: quello della cultura a Leh e quello al Monastero di Hamis, dove ho potuto filmare e fotografare le cerimonie tra musiche, costumi e incenso. E l’incredibile apparizione di un arcobaleno orizzontale durante la preghiera del Dalai Lama: un segno che ha lasciato senza parole l’intera valle.

Ho amato ogni istante, persino il caos gentile delle strade, con bus decorati da immagini del Buddha e di Khomeini, vacche sacre e cani randagi. E poi i fiumi, veri compagni di viaggio: l’Indo, il Niger, il Senegal, il Po… corsi d’acqua che uniscono i popoli, senza passaporto né confini.


La vita nei villaggi e la semplicità del quotidiano

Ho dormito in piccole home stay di legno, pulite e accoglienti, dove si cucina insieme, si condivide il tè e il pane chapati. Tra mercati colorati, lane intrecciate a mano, pashmine e profumo d’incenso, ho ritrovato la pace nelle cose semplici.

Il viaggio si è concluso con una parola che mi accompagna come un mantra: Jule, Namasté, Salam – Pace, in tutte le lingue del mondo.

«Il mondo che sogno dovrebbe essere così: come l’acqua, il vento, la sabbia. Libero di attraversare terre, senza barriere.»
Fabrizio Rovella

📖 Leggi l’articolo completo su L’Escursionista

Il reportage completo è pubblicato sulla rivista L’Escursionista – Ottobre 2025, con la foto di copertina dedicata al viaggio in Ladakh.

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Da oltre vent’anni Sahara Mon Amour organizza spedizioni e viaggi tra Africa e Asia, con un approccio basato su cultura, ecologia e solidarietà. Dalle dune del Sahara alle montagne del Karakorum e del Ladakh, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: incontrare, condividere e rispettare.

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